2 _ Antonio Pettinicchi 25 pitture
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14 settembre / 30 settembre 2007
Limiti inchiusi
arte contemporanea, via Muricchio 1 - Campobasso
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Una mostra per molti versi attesa ed allo stesso tempo improvvisa, attesa per noi che siamo suoi ammiratori da sempre e, crediamo,
improvvisa per lui che ha deciso di proporci in modo spontaneo ed inatteso, com’è sua consuetudine, una selezione meditata di suoi ultimi lavori. Dimostrando, ad ottantadue anni, di conservare
tutta intera la sua fiera vitalità, regolata in assoluta aderenza alla realtà.
“Antonio Pettinicchi è un pittore ed un incisore del presente”. Così scriveva nel giugno del 1984 Dario Micacchi, ed aggiungeva:
“Tra tanti pittori in fuga dal presente Antonio Pettinicchi ha salde e profonde radici nella sua terra. Un po’ tutti oggi parlano di “genius loci” mentendo spudoratamente – ma è uno degli
elementi che fanno postmodern – ma lui ne può parlare davvero tra Lucito e Castellino e la valle del Biferno.”
“Sono attaccato alla mia terra e agli uomini che ci stanno e cerco nel mio lavoro di farli parlare. Essi possiedono già la forza
espressiva, il tragico, il drammatico e anche il senso di pace. Mi piacciono i silenzi ossessivi dei controluce del mattino inoltrato o le notti piene di incubi e di cose remote lungo i burroni e
le crepe di questa terra. Nelle cose che mi stanno davanti c’è il reale, il surreale e l’essenziale. Questi pochi uomini liberi li amo, ne condivido le angosce, le sconfitte, le pesanti
rassegnazioni e l’attesa della fine.” (A. Pettinicchi - 1984)
“Oggi il suo sguardo ci è parso più amaro e disincantato, più duro e provato nei tratti del volto, irrequieto, è diverso ma allo
stesso tempo uguale a se stesso. Capace di sognare, di comprendersi, tutto intero, nella realtà che come sempre lo avvolge e lo divora. Perfettamente consapevole del percorso compiuto e di quello
ancora da compiere.” (P. Borrelli - 2007)
Angelo Bellobono - Stefania Fabrizi - Massimo Festi - Jessica Iapino - Nicola Micatrotta - Roxy in the box
12 maggio / 30 luglio 2007
a cura di Micol di Veroli
Limiti inchiusi
arte contemporanea, via Muricchio 1 - Campobasso
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La mitologia narra le imprese di esseri straordinari, dotati di capacità prodigiose, a volte veri e propri semidei che innalzano
la tematica dell’eroe e del superuomo a sublime musa ispiratrice di tutta la cultura artistica. Questo poiché il fenomeno di mitopoiesi è inscindibile dall’animo umano, esso rappresenta lo sforzo
di rendere l’universo e la sua creazione comprensibile in termini terreni. Normal Hero vuole illustrare la carica di “normalità” presente in ogni eroismo e vuole giocare con il mito
depotenziandolo, sino alla mitizzazione stessa della “normalità” in un perpetuum mobile ove tutto diviene il contrario e l’affermazione di tutto. Sei artisti differenti, come sei spicchi d’animo
umano che lentamente ritornano a comporre l’esatta dimensione di un moderno Prometeo. Sei lucide visioni che ornano d’alloro il capo dell’uomo comune e vestono di stracci il moderno superuomo.
Una mostra che non rappresenta solamente un esibizione estetica ma anche la conferma in termini artistici di quanto l’azione ed il pensiero eroico siano determinati dal gesto unico e decisivo
dell’artista.